Paparazzi: A Rock and Love story (Roadies #2)
Erika Vanzin

Mentre da un lato detesta farlo perché va contro la sua morale, dall’altro è il lavoro che paga meglio tra tutti, soprattutto se è disposta giocare sul filo dell’illegalità per scattare le foto.
Thomas problemi di compensi non ne ha. Dopo che la sua carriera è decollata, i soldi piovono nelle sue tasche in quantità tale da non riuscire a spenderli. Ma la vita da Rockstar, tra feste, tour e riviste patinate, non può cancellare il senso di colpa di non essere riuscito ad aiutare le uniche persone che gli sono rimaste vicine. Schiacciato dai ricordi del suo passato, non si tira indietro quando c’è da usare i suoi soldi per aiutare le persone che ne hanno bisogno.
C’è una cosa, però, che Thomas detesta quasi quanto suoi errori di adolescente: coloro che gettano fango sulle altre persone per farsi strada nella vita, come i giornali di gossip e i paparazzi.
Thomas vorrebbe poter salvare tutte le persone che ama usando i suoi soldi, Iris si accontenta di riuscire a non indebitarsi troppo.
Lui vive da solo in un appartamento con cinque stanze da letto, lei divide l’unico vano, che serve da cucina e camera, con il suo gatto.
Thomas odia i paparazzi, Iris lo fa di lavoro.
Iris e Thomas vivono agli estremi opposti della scala sociale di Manhattan ma frequentano gli stessi ambienti e le gli stessi eventi: il batterista dei Jailbirds dal lato scintillante e patinato delle transenne, il paparazzo da dietro l’obiettivo rubando scatti della vita privata delle celebrità.
“Paparazzi” è il secondo libro della Roadies Series ed è autoconclusivo. Può essere letto anche senza aver letto Backstage, ma all’interno ci sono alcuni spoiler sul primo libro.